(digressione semiseria e paradossale di un mondo in cerca di comunicazione)
di e con Vincenzo Valenti (Compagnia ART.O')
Elaborazione video e tecnico luce – fonica – video Matteo Cionini
Canzone originale Giorgio Autieri (arrangiamenti Bati Bertolio)
Foto Davide Pellegrino
COMPAGNIA ART.O’
Mettetevi comodi; rilassatevi.
Svuotate la testa da tutti i pensieri e assicuratevi che i telefonini siano accesi.
Ora potete abbandonarvi al viaggio interattivo più incredibile della vostra vita
IL TEATRO È MORTO. TENETE ACCESI I CELLULARI.

Sinossi
“Uno spettacolo - Non spettacolo” sulla comunicazione. L’uomo ha la necessità di comunicare, è un animale sociale, per questo gli è impossibile non comunicare, paradossalmente, anche quandopensa di non farlo, sta comunicando “che non vuole comunicare”.
I canali, i modi per dialogare e comunicare con le persone oramai sono svariati, tanti e sempre più presenti nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Non basta pronunciare, scrivere o disegnare per comunicare; la comunicazione è un'espressione sociale, un mettere un valore al servizio di qualcuno o qualcosa fuori da sé. Comunicare è reciprocità, dunque diffusione incrociata, partecipazione in accoglienza e di ritorno.
Stiamo coltivando l’illusione di comunicare con il mondo, di essere in possesso della chiave che finalmente supera le barriere geografiche e culturali e finalmente ci è permesso di superare anche le barriere emotive che a volte bloccano la comunicazione.
Ma veramente stiamo migliorando la capacità di dialogo o ci stiamo illudendo che tutto ciò stia avvenendo?
Uno spettacolo che invita alla riflessione ridendo della nostra condizione quotidiana, del confronto generazionale e delle gabbie sociali che ci stiamo costruendo, ma invita anche all’interazione dal vivo tramite l’applicazione più usata per “interagire” tramite messaggi, foto, video, voce, con lapropria rete di contatti: WHATSAPP.
Tutti gli spettatori saranno invitati a partecipare allo spettacolo con il proprio smartphone.

